In principio era il verbo… No, in principio era il sesso.
Antonio Gramsci, Letteratura e vita nazionale, 1950
Da che mondo è mondo, sesso e marketing sono stati amanti ideali e la loro relazione sembra ad oggi più solida che mai. Inutile scagliarsi con i soliti moralismi del questo e giusto e questo è sbagliato, diciamo le cose come stanno il sesso vende ed anche parecchio. Basta fare un salto indietro nel tempo per accorgersi che la relazione tra il bello e la sessualità ha sempre fatto parte della nostra esistenza, celebre è il dipinto del 1800 la La Maja Desnuda che altro non è che la celebrazione della bellezza femminile, altro mirabile esempio di belle arti lo troviamo nell’opera scultoria del 130 A.C. la Venere di Milo una delle sculture più celebri dell’epoca greca.
Quindi non stupiamoci se anche oggi i grandi Brand attingono all’immaginario sessuale per attirare l’attenzione del pubblico. L’ultimo caso è stato la nuova apertura del punto vendita Desigual a Grugliasco alle porte di Torino, la catena di vestiti iberica, nata a Barcellona nel 1984, ha lanciato una singolare campagna promozionale, hai primi 100 clienti che si presentassero in intimo avrebbero regalato alcuni capi di abbigliamento. L’evento è stato un successone ed all’apertura delle porte più di 100 persone erano in fila, semi nudi ad attendere il loro turno di acquisto. Subito le testate giornalistiche hanno dato risalto all’accaduto e sui social si è scatenata la solita polemica sui pro e contro di questo tipo di campagna. Personalmente non ci vedo nulla di così strano e di così innovativo allo stesso tempo, opinione personale, ma il brand in questione ha ottenuto il proprio scopo, quello di influenzare il suo pubblico con una call to action chiara e precisa ed ha saputo cavalcare il connubio tra sesso e marketing.
Ed a voi è mai capitato di farvi tentare dal connubio Sesso e Marketing?
Il marchio Spagnolo non è il solo a giocare con la relazione tra sesso e marketing, l’italianissima FIAT ha lanciato uno spot per il mercato americano, poi trasmessa anche qui da noi, promuovendo la propria 500 come oggetto del desiderio, facendola incarnare in una procace biondina che attira come una sirena l’ignaro passante (se non lo hai mai visto clicca qui per vederlo). Anche in questo caso tutti gli standard del sottile gioco di sesso e marketing vengono rispettati e mantenuti, la seduzione della bella italiana nei confronti dell’ignaro americano.
Non ultimo citiamo il servizio provider GoDaddy.com che ha fatto del connubio sesso e marketing il proprio cavallo di battaglia costruendo tutta la propria campagna di comunicazione sul gioco della sessualità e delle “prestazioni” in un facile gioco di doppi sensi, i suoi spot sono talmente esasperati in tal senso che alcuni di questi sono stati addirittura cancellati dalla programmazione delle emittenti statunitensi, ma divenuti per i cultori di internet dei must indimenticabili.
Lasciate un commento e dite la vostra, raccontatemi cosa avete fatto di strano, curioso o particolare per ottenere quello che desideravate dal brand. Siete mai caduti in tentazione da qualche pubblicità?
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